lunedì 28 gennaio 2008

Dio ci mette alla prova

Nella vita di tutti i giorni esistono una serie di episodi che in realtà sono un modo con cui Dio mette alla prova le persone, le induce alla bestemmia e vuole vedere se riescono a resistere, un po’ come faceva Giobbe, che nonostante Dio gli levò tutto, ricchezze e figli, lui non se la prese a male.
Probabilmente se la prese a male eccome, ma fece buon viso a cattiva sorte sapendo, che una volta morto, sarebbe andato in Paradiso… dove risiede Dio…
In vita Giobbe, dopo le sue disgrazie, pensando al Paradiso si sfregava molto le mani… sogghignando…



Purtroppo nel nostro tempo di Giobbi ce ne sono, ma solo di nome, e mettere alla prova adesso qualcuno, ad esempio uno come me, sarebbe un po’ come infilare un cucchiaio di nutella in bocca ad una persona e dirgli “E ora prova a non mangiarla”, semplicemente impossibile.

Dicevo, Dio ci mette alla prova, a volte con dei sotterfugi che inducono anche i più virtuosi alla bestemmia, a volte riesce a creare delle situazioni che inducono anche i più integerrimi alla bestemmia senza che essi neanche se ne accorgano, a volte fa cadere di mano un oggetto di scarsissimo valore a qualche bestemmiatore incallito solo per vedere a che giorno del mese del calendario si ferma.


Ora veniamo alla mia vicenda.

E’ Mercoledì, mi reco in un negozio perché ho bisogno di un UPS e un Router Wireless per mio zio. Acquisto solo l’UPS, i Router costavano troppo lì. Non mi danno la busta ed esco con l’UPS in una mano e lo scontrino nell’altra.
Metto tutto nel bagagliaio dell’auto.
Vado all’Expert e compro il Router.
Niente busta, scena simile a prima, metto tutto nel bagagliaio.
Torno a casa, apro il bagagliaio, c’è il Router, c’è lo scontrino del Router, c’è l’UPS, non c’è lo scontrino dell’UPS.

La cosa mi disturba, perché sono solito conservare gelosamente qualsiasi scontrino riguardante materiale tecnologico, visto che è l’unico modo per far valere poi la garanzia…

Mi dico “Ma te pare che mo l’UPS non va?”.

La sera monto il tutto a mio zio, accomodando l’output dell’UPS in modo tale che ci si possa collegare una ciabatta, funziona tutto.

Spiego a mio zio che a tale ciabatta, oltre alle varie periferiche del pc che ho collegato io, non ci deve essere collegato niente altro, in special modo il termoventilatore che lui usava per scaldarsi davanti al pc, lo indico e dico “quello assolutamente NO!”.

E’ giovedì mattina, mi chiama mio zio “Qui si è spento tutto”.
Io: “Ma come? E’ acceso l’UPS?”
Lui: “Come lo vedo?”
Io: “La luce verde…”.
Lui: “E’ spenta…”.
Io: “Tieni premuto il pulsante sul davanti per 2 secondi”
Lui: “Ah, si è riacceso tutto…”
Io: “Ma perché si è spento? E’ andata via la corrente? C’è stato uno sbalzo? Ci sei finito addosso con la sedia per sbaglio?”
Lui: “Ah, ho provato ad attaccare il termoventilatore…”


Dio mi mette alla prova, io fallisco e bestemmio.

Io: “Vabbhè, non lo fare più, te l’avevo detto di non farlo!”

Tempo 30 secondi mi richiama.

“Qui suona tutto, ho spento perché quel coso non la smetteva di suonare”.

Dio mi rimette alla prova ma è una partita persa in partenza, ribestemmio.

Io: “Va bene, stasera gli do un’occhiata”.

La sera torno a casa a vado a guardare l’UPS di mio zio, se lo si accende, anche senza nulla attaccato e collegato all’alimentazione, emette un suono regolare ogni 2 secondi.
Leggo il libretto che dice che significa che è in backup e che dura solo pochi secondi, peccato che invece dura circa 5 minuti, al termine dei quali si spegne inesorabilmente.

Conclusione: UPS morto.


Mi sovviene proprio in quel momento che ahimé mi son perso lo scontrino dell’UPS.

Dio sta iniziando ad esagerare, inutilmente comunque.

Però mi ricordo che in quel negozio una volta mi dissero: “Per lo scontrino non ti preoccupare, te lo cambiamo lo stesso”.

Venerdì sera vado nel negozio con l’UPS e con una bella faccia tosta pronto a dire “Eh, non funziona!”.

Non me lo cambiano perché non ho lo scontrino e perché hanno cambiato gestione da poco e la nuova gestione esige la fotocopia dello scontrino.

Dio sembra avere molto tempo da dedicare a me.

Mi dicono di ripassare l’indomani che c’è il tipo che fa i cambi magari mi può dare una mano.

Prima di andarmene controllo nel parcheggio se per caso ci fosse lo scontrino in terra, inutile dire che non c’era.
Vado all’Expert e guardo pure là, che con la barba che ho potevo anche passare per un talebano che cercava un buon posto per piazzare una bomba. Inutile dire che anche lì non c’era.


Tornato a casa frugo con dovizia dentro il bagagliaio dell’auto e ovviamente neanche lì c’è lo scontrino.

Sabato mattina, col favore della luce guardo a fondo nel bagagliaio dell’auto, controllo ogni orifizio, intercapedine, frugo fra gli attrezzi che ci sono, sotto un paio di libricini che stanno buttati lì da tempo, guardo anche dentro il vano ruota di scorta, niente di niente, dello scontrino neanche l’ombra.

Riparto alla volta del negozio, dove parlo con il ragazzo che si occupa dei cambi.

Lui: “Mi dispiace ma senza scontrino non è possibile effettuare il cambio”.
Io: “Ma scusa, le vendite non vengono registrate al pc? Se vuoi ti dico l’ora esatta in cui l’ho comprato così controlli”.
Lui: “Vengono registrate solo se è una fattura e comunque per il cambio ho bisogno della fotocopia dello scontrino”
Io: “E non c’è il rullo complementare dello scontrino? Non puoi controllare da lì?”
Lui: “Non si può, non posso fare nulla”.

Dio si dedica anima e corpo alla mia causa.

Me ne vado alquanto indispettito, primo perché essendo un cliente affezionato che gli regala diversi soldi un occhio lo potevano anche chiudere, secondo perché non mi perdo mai uno scontrino, per dio, proprio quello mi dovevo perdere.
Strada facendo verso casa penso a come risolvere la cosa, per recuperare l’UPS, insomma, 50€ di UPS buttati nel cesso fa rosicare.
Penso di ripararlo in qualche modo magari portandolo al lavoro, ma in quel momento mi sovviene un’idea: “Meglio due UPS buoni che uno rotto”.


Torno al negozio e mi compro un UPS identico, torno a casa, lo provo, funziona bene, metto l’UPS rotto nella scatola di questo e me lo faccio cambiare, esibendo tronfio lo scontrino, degno di un aristocratico che dice: “Camevieve, c’è una mosca nel mio bicchieve!”.

Ho dovuto buttare 50€ di mia tasca ma almeno ho un UPS di scorta, avendo due pc non si sa mai, dovesse stirare uno dei due UPS che uso ne ho comunque uno di scorta, magari riesco anche ad appiopparlo a qualcuno.

Domenica mattina, vado a prendere la legna che è finita, al momento di caricarla apro il bagagliaio e cosa trovo al centro esatto del bagagliaio, pulito, nuovo di zecca e senza una piega come se lo avessero stampato in quel momento?

Lo scontrino dell’UPS comprato mercoledì.


Dio ride beffardo mentre io impugno il calendario.

Allora, io dico, dio vagone merci, posso anche capire che magari aprendo il bagagliaio spostando determinate cose possa saltare fuori lo scontrino, magari un po’ schiacciato, un po’ sporco, in quel caso potrei dire “Toh, ma porc! Non l’avevo cercato bene!” ma che uno apre il bagagliaio e si ritrova un cazzo di scontrino al centro esatto del bagagliaio in bella mostra, uno scontrino enorme poi, mica quelli mignon che ti danno al bar, senza una piega, senza sporcizia, come nuovo, dopo che per almeno 4 o 5 volte avevo rivoltato tutto il bagagliaio per cercarlo, beh in quei casi mi sento in dovere di chiamare in causa nelle maniere più disparate dio e tutti i parenti.

Ma dopotutto… Dio vi e mi mette alla prova… inutilmente…

1 commento:

Anonimo ha detto...

simò! non bestemmi abbastanza, dio mandarino spicchiato.